GBE – curriculum consulenza per il mercato russo; Presente dal 2003, grazie all’esperienza maturata nel mercato russo (San Pietroburgo e MOSCA), viaggiando per lavoro a Rostov sul Don, Kransnodar, Sochi, Kazan, Elabuga, Azov, Makahkhala, Ekaterinburg, Voronezh, Ulyanovs, Ufa, etc…) si può distintamente definire la figura professionale del titolare e mentore della GBE.
I termini generici quali “consulente e/o “agente” sono sempre risultati limitativi (li si utilizza solo per convenzione) anche per le accezioni non proprio positive che spesso vengono associate a tali termini. Si è pertanto giunti alla conclusione, che i termini più appropriati sono di matrice anglosassone, ovvero “contact makers e/o partner finder”, in quanto, operando sin dall’inizio in più settori, presenziando alle più disparate fiere moscovite e non (sempre a forte presenza italiana), usufruendo altresì di una rete di qualificati professionisti articolata sia in Italia che in Russia, possiamo dichiarare, senza presunzione, che la GBE è in grado di trovare quasi tutto ciò che le aziende richiedono.
In sintesi la figura professionale del titolare della GBE, si sviluppa nella sua poliedricità grazie ad una rete di contatti e partnership in costante evoluzione, il che, permette alle aziende italiane di vari settori, di entrare nel mercato russo usufruendo di un pacchetto di servizi “chiavi in mano” che garantisce la corretta gestione di ogni fase del processo introduttivo, dalla valutazione delle opportunità di mercato all’identificazione dei partner interessati, agli incontri in loco (vedasi proposta di collaborazione tipo).
Dopo di che sarà cura dello staff di Brokerage-Est (e dei partner) monitorare e sviluppare i rapporti commerciali attivati, in quanto, sinergicamente operativi, presso l’area di mercato di riferimento.
Brokerage-Est può ad oggi annoverare svariati casi di successo soprattutto nei settori alimentare e abbigliamento, (quest’ultimo molto apprezzato dal mercato russo) e Vi invitiamo a contattarci per individuare un progetto commisurato alle Vostre potenzialità ed aspettative.
supporto continuativo di un rappresentante dell’azienda italiana, che parla russo e conosce la realtà locale diventando di fatto un riferimento per l’importatore;
Un noto gruppo di consulenza italiano operante in Russia nel settore investimenti, ha chiesto un progetto di un porto in Russia su cui investire e un sarto professionista disposto a lavorare nella CSI. a 24h dalla richiesta, nella email del presidente c’era il progetto con tutti i riferimenti e i dati del sarto.
Un noto chef italiano operante a MOSCA ci ha chiesto un direttore di sala Italiano e dei contatti con importatori di prodotti italiani. In 24 ore, nella e-mail del cuoco c’era tutto ciò che cercava.
Una grande società russa operante nel settore delle materie prime, ci ha incaricato di procurare contatti con compratori europei. In una settimana abbiamo individuato gli interlocutori interessati e intrapreso le trattative.
Un importante gruppo internazionale specializzato in progetti “Outlet” ci ha incaricato di individuare dei partner disposti ad investire nei loro progetti di sviluppo. In 10 gg. è stato individuato il partner, che ha incontrato la società internazionale e ha firmato un accordo.
La Russia è notoriamente un paese dalle “ombre lunghe”, ancora notevolmente “diverso” dai parametri occidentali, che richiede un approccio particolare, calibrato e con tempi da noi considerati troppo lunghi per stabilire un rapporto sia commerciale sia produttivo. Ma la realtà è questa ed occorre prenderne atto sin dall’inizio.”
Di tutti gli stati dell’ex URSS, il più grande, interessante, e di prospettiva, è la Russia, ma le opportunita’ vanno cercate, valutate e analizzate in un contesto di alta concorrenza, ormai globale. Tutti i big settoriali, sono già presenti con rappresentanze, stabilimenti di produzione in Russia, JV, agenti. Sono quindi presenti e visibili in loco. La Russia produce tutto (abbigliamento, alimentari, macchinari, tecnologia, medicine, materiale edile etc) ma di livello generalmente medio-basso con alcune punte di eccellenza.
I postumi del crollo dell’Unione Sovietica sono ancora presenti nelle aziende, con parchi macchine obsoleti, che ormai vanno cambiate e quando si parla di macchinari, l’Italia ha pochissimi concorrenti, oltre che per l’amicizia italo-russa, anche perché noi sappiamo risolvere i loro problemi, specie nel settore delle tecnologie/macchinari.
Le opportunità sono tante ma vanno captate, scovate là dove ci sono, e sono concrete, con caparbietà e professionalità sul campo. In Russia, dando per scontata la professionalità, l’imprenditore italiano deve arrivare ben fornito di pazienza e perseveranza.
Va fatto un qualificato “door to door” per presentarsi e raccogliere i loro problemi, le loro esigenze e proporre la soluzione italiana: flessibile, intelligente ed esaustiva, il che ci fa vincere spesso sulla concorrenza internazionale, di solito meno performante.
La n/s attività di ricerca partner, la partecipazione a diversi eventi e conferenze tematiche ci permette di captare le diverse tendenze di mercato e le possibilità di business. Molto importante è iniziare a vedere la Russia non più esclusivamente come mercato di sbocco ma anche come mercato di produzione per la vendita nel mercato locale e negli stati CSI, con primario interesse per la nuova unione doganale (liberta’ di movimento merci) Russia-Kazahstan-Bielorussia, Armenia e Kyrgistan.
Il primo investimento deve essere avviato nella ricerca partner o verifica dello stesso, utilizzando vari professionisti per una adeguata due diligence e assicurazione all’investimento tipo SACE.
Le sanzioni per la Russia sono un danno e vediamo anche un forte stimolo (reso tale da un forte impegno politico).
Ad esempio, per:
Formaggi freschi (e iniziano ad apparire sul mercato anche i semi stagionati) la Russia va verso una autosufficienza;
Salumi, servono ancora diversi anni e scelte imprenditoriali strategiche, ma il processo e’ iniziato;
Mobili, il settore medio lo coprono quasi totalmente con le produzioni locali.
Oggi la Russia produce tutto (alimentare, mobili, macchinari, cavi, material edile, abbigliamento etc) ma di medio basso livello, dovuto a macchinari obsoleti e processo produttivo non adeguato, con poche punte di eccellenza. Ho da poco vistato due stabilimenti di produzione di ottimo livello, sia per i macchinari italiani che per il management, che permette loro di vendere in tutta Europa.
In sintesi chi cerca qualità nel processo produttivo compra italiano!