Lo studio dei settori di investimento per il mercato russo. E’ basilare iniziare a vedere la Russia non solo e/o non più come mercato di sbocco ma come mercato di produzione, per sviluppo e vendita nel mercato locale e CSI, con primario interesse per la nuova unione doganale Russia-Kazahstan-Bielorussia, Armenia e Kyrghistan per i prodotti Made in o importati ognuno dei singoli stati.
Altra parola chiave, per chi non ha la forza economica/strategica di investire da solo, è “co-investimento”. Il primo investimento deve essere avviato nella ricerca partner o verifica dello stesso, utilizzando vari professionisti per una adeguata due diligence e assicurazione all’investimento, tipo SACE.
Oggi la Russia produce tutto (alimentari, mobili, macchinari, cavi, material edile, abbigliamento etc) ma di medio-basso livello, dovuto a macchinari obsoleti e processi produttivi non adeguati, con rare punte di eccellenza. Ho da poco vistato due impianti di produzione di ottimo livello, sia per i macchinari italiani adottati che per il management agile e proattivo, che permette loro di vendere in Europa. In sintesi chi cerca qualità nel processo produttivo, compra italiano!
L’attuale industria russa è un enorme mercato nel quale inserirsi.
Ad oggi possiamo dire, con “cognizio causa” che i Settori di investimento per il mercato russo dove ci sono ottime prospettive di vendita sono:
Le regioni del sud della Russia sono vocate all’agricoltura, all’allevamento, alla floricoltura, alla risicoltura e alla tecnologia aeronautica, e varie.
Alla luce degli eventi globali, crisi, aumento dell’euro e affini, oggi la Russia deve essere affrontata da investitori (o co-investitori) e non più esclusivamente da venditori, specie per i settori di cui sopra (tranne olio d’oliva e poco d’altro, molto si può produrre in loco), che già risentono di un certo “protezionismo”. Durante la missione nel sud della Russia organizzata da CCIR e UBI abbiamo raccolto diversi contatti qualificati e altri ne verranno a seguire.
Per un buon business ora si deve puntare ad individuare aziende italiane nella lavorazione-trasformazione di ortaggi e verdure (i russi sanno produrre ma tutto il resto lo fanno ancora con tecnologia arretrata) ad es. ketchup, verdure per la McDonald’s, KFC.
Fortissima la richiesta di tutta la filiera lavorazione verdura.
Quindi:
Una buona azienda italiana vocata all’estero come investimenti +
Partner russo con produzione e rete vendita (con approfondita Due Diligence) +
Banca di investimenti =
Ottimo business a medio lungo termine